I temporary shop, o temporary store, sono negozi temporanei con una durata variabile, che possono essere aperti e chiusi nel giro di pochi giorni o mesi. Si tratta di uno spazio che consente alle aziende di connettersi con i consumatori in maniera diversa, più originale e personalizzata rispetto agli altri store della marca. Proprio per questo rappresenta un ottimo modo per incontrare i clienti, testare il concetto di negozio al dettaglio di persona, dare una spinta alle vendite e creare il passaparola intorno all’attività.
Un negozio pop-up, o temporary shop, è un’ottima soluzione per integrare esperienze di acquisto di persona nel tuo modello di business per renderlo veramente omnicanale e servire i tuoi clienti ovunque si trovino, sia online che nei negozi.
La caratteristica di questo tipo di negozio è che offre ai tuoi clienti la possibilità di fare acquisti con te di persona per un breve periodo. Non c’è alcuna intenzione che sia permanente. Puoi creare un negozio pop-up per un giorno, alcuni giorni, settimane o mesi.
Ma vediamo come fare per aprire un negozio temporaneo.
Indice
I passaggi da seguire per aprire un temporary shop
I temporary shop stanno diventando sempre più popolari, e sempre più brand stanno adottando questa strategia per incentivare le vendite.
Ma prima di aprire un negozio temporaneo parliamo di costi. Per questa operazione non sono richiesti enormi budget, ma dipende molto dall’obiettivo che si intende raggiungere. In uno studio sull’argomento, Popertee, impresa specializzata in retail marketing, ha ipotizzato che il costo medio per aprire un negozio temporaneo di 30 giorni ammonta a circa 29 mila euro.
Le spese da considerare riguardano sia quelle legate propriamente al negozio e sia quelle da destinare al marketing, a partire dalle campagne drive to store.
Per aprire un negozio, anche temporaneo, bisogna adempiere ad alcune questioni burocratiche. Una tra queste è l’apertura di una partita iva oltre a dover comunicare l’iniziativa al Comune dove aprirete il negozio pop-up tramite un modulo apposito.
Bisogna poi tenere presente il fatto che i temporary shop possono restare aperti da un minimo di 1 giorno a un massimo di 6 mesi l’anno. Invece, se l’attività supera i 30 giorni non è più considerata occasionale e richiede l’apertura di una Partita IVA, l’iscrizione alla gestione commercianti dell’INPS e al Registro delle Imprese, l’invio della “Comunicazione certificata di inizio attività” (detta anche SCIA) e la comunicazione di inizio attività alla Camera di Commercio.
Altro aspetto fondamentale è l’affitto del locale dove verrà creato il temporary shop. In questo senso è consigliabile sottoscrivere un contratto di locazione ad uso transitorio.
I vantaggi di aprire un temporary shop
L’apertura di un negozio temporaneo può portare ad una lunga serie di vantaggi.
Infatti, questo tipo di negozio “a tempo” permette di commercializzare e vendere di persona i prodotti stagionali.
I pop-up shop permettono anche di interagire con i clienti esistenti faccia a faccia per aiutare a fidelizzare il marchio e raggiungere nuovi clienti.
Il temporary shop è anche una buona occasione per lanciare una nuova linea di prodotti o di un’edizione limitata in un modo che permetta ai clienti di vedere e sentire la new entry.
Un altro vantaggio importante è quello di poter valutare il potenziale di mercato e la domanda per un’idea di prodotto senza investire grossi capitali, oltre a catturare l’attenzione delle persone con il marketing esperienziale per aumentare, di conseguenza, anche la brand awareness.
Non bisogna, poi, sottovalutare, il fattore hype che un pop-up store genera attorno a un evento. Ma il vantaggio principale è quello di creare o rafforzare la relazione con il pubblico per migliorare l’esperienza di acquisto e fidelizzare i clienti occasionali.