L’atto di separazione coniugale rappresenta una situazione in cui la coppia decide di non porre fine al vincolo matrimoniale, ma piuttosto di sospenderne gli effetti, potendo eventualmente sfociare in un divorzio oppure nella riconciliazione dei due coniugi. La scelta di intraprendere tale cammino comporta una serie di conseguenze sui diritti e doveri di entrambi i coniugi. Nei prossimi paragrafi, esamineremo le implicazioni di questa condizione, ma prima effettueremo un breve sguardo d’insieme sui diversi tipi di separazione.
Tipologie di separazione: legale e di fatto
La separazione può essere categorizzata in due principali tipologie: la separazione legale e quella di fatto. Nel primo scenario, la coppia si rivolge a un giudice o si avvale dell’assistenza di un avvocato per una negoziazione, oppure sottopone una dichiarazione al sindaco al fine di raggiungere un accordo sui termini e le condizioni della separazione. Nel secondo caso, invece, i coniugi scelgono di cessare la convivenza, ma non formalizzano tale decisione legalmente.
Distinzioni nella separazione personale dei coniugi
Prima di addentrarci ulteriormente, è opportuno analizzare le varie forme di separazione. Nel nostro ordinamento giuridico, sono presenti due differenti modalità di separazione:
- La separazione consensuale;
- La separazione giudiziale.
Attraverso la separazione, il matrimonio non giunge a una chiusura definitiva, e lo status di coniuge non viene cancellato. Tuttavia, i coniugi non sono più obbligati a convivere e a mantenere la fedeltà reciproca. Invece, è previsto l’obbligo di fornire supporto finanziario al coniuge più vulnerabile economicamente tramite un assegno di mantenimento, oltre alla responsabilità di provvedere all’educazione e all’istruzione dei figli. I figli di genitori separati hanno il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, nonché di conservare relazioni significative con nonni, zii, cugini e altri parenti di entrambe le famiglie d’origine.
Separazione giudiziale
La separazione giudiziale rappresenta un istituto previsto nel nostro sistema legale, che può essere utilizzato quando due coniugi intendono separarsi ma non riescono a raggiungere un accordo sulle condizioni della separazione stessa. In situazioni di elevato conflitto, i coniugi possono presentare una richiesta giudiziale al Tribunale civile competente, attraverso la quale chiedono al giudice di emettere una sentenza di separazione che affronti gli aspetti oggetto del disaccordo. Il giudice deve valutare se vi siano stati comportamenti da parte di uno dei coniugi che abbiano reso insostenibile la convivenza e abbiano innescato la crisi coniugale, oppure se siano intervenute circostanze esterne che abbiano causato la crisi stessa, indipendentemente dai comportamenti dei coniugi.
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Separazione consensuale
La separazione consensuale rappresenta un meccanismo previsto dal nostro ordinamento giuridico per le coppie che desiderano separarsi d’accordo e non hanno disaccordi significativi riguardanti la custodia dei figli, il sostentamento economico del coniuge e dei figli, e gli aspetti patrimoniali della separazione. In tal caso, elaborano un accordo di separazione in forma scritta e presentano una richiesta al Tribunale civile competente, secondo quanto previsto dagli articoli 708 e seguenti del codice di procedura civile. L’obiettivo è ottenere l’omologazione di tale accordo, che conferisce effetti giuridici. A partire dall’omologazione, scatta il periodo di tre anni durante il quale è possibile presentare richiesta di divorzio.
L’avvocato nelle separazioni coniugali: consensuale e giudiziale
Contrariamente alla separazione di fatto, solo la separazione legale, sia essa consensuale o giudiziale, ha effetti legali sul matrimonio. Pertanto, i coniugi possono ottenere una decisione giudiziaria che autorizza la separazione, regolamentando le condizioni finanziarie della famiglia e, se presenti figli, le modalità di affidamento, sia condiviso che a uno solo dei genitori. In ogni caso, è importante ricordare che la separazione non esonera i genitori dai doveri di assistenza, mantenimento, educazione e istruzione nei confronti dei figli.
Esistono inoltre altre procedure che consentono la separazione dei coniugi senza ricorrere a un procedimento giudiziario completo: ad esempio, la separazione davanti all’ufficiale di Stato Civile e l’opzione della negoziazione assistita. In entrambi i casi, è richiesto che i coniugi, in accordo, elaborino un documento che disciplini gli aspetti finanziari e personali.