Se hai sentito parlare di cannabis legale, sicuramente saprai la differenza tra i due principi attivi che compongono le infiorescenze della cannabis sativa: THC e CBD. Se non è così, non ti preoccupare: in questo articolo ti spiegheremo la differenza effettiva tra THC e CBD, per comprendere i limiti e le regolamentazioni in Italia per la vendita di cannabis light, che viene identificata come legale. Ti spiegheremo anche in che modo comprare della cannabis legale, come non incorrere nel mercato illegale e perché dovresti acquistarla secondo la massima sicurezza. Ma tempo al tempo: cominciamo questo breve viaggio scientifico nelle componenti della cannabis legale. Buona lettura!
Indice
THC e CBD: cosa sono e quali sono le principali differenze
I principi attivi della marijuana legale, come di quella illegale, sono due: THC e CBD. Il THC viene definito in Chimica delta-9-tetraidrocannabinolo (Δ⁹-THC) ed è la principale molecola della grande famiglia dei fitocannabinoidi. Viene prodotto direttamente dai fiori di cannabis e allo stato originario si presenta in forma cristallina, solida, insolubile in acqua; in forma commerciale invece viene solubilizzato e diventa di un colore giallognolo-marrone.
Il normale consumo di THC avviene fumandolo o inalandolo. Le sue interazioni avvengono principalmente sui recettori dei cannabinoidi endogeni nel cervello, detti CB1 e 2. A livello del sistema nervoso centrale il THC è stato dimostrato stimolare numerose aree che afferiscono alla trasmissione sinaptica di glutammato, alla trasmissione del dolore (è usato infatti come antidolorifico) e alla neurotrasmissione della zona detta RVM e responsabile della sensazione di gratificazione.
I problemi relativi all’assuefazione e alla dipendenza da questo tipo di sostanze afferiscono proprio all’overstimolazione di queste zone recettoriali, nonché all’interazione del THC con i recettori degli oppioidi, che interferiscono con il sistema dopaminergico e rendono dipendenti i soggetti che ne fanno uso. Per quanto riguarda il CBD, invece, la struttura molecolare è molto simile se non addirittura isomerica del THC. La differenza principale, che lo rende funzionalmente diverso e pertanto ne giustifica la legalità, è la possibilità di ciclizzazione del CBD rispetto al THC.
Infatti, grazie alle sue proprietà molecolari, il THC è stato esaltato soprattutto per via delle interessanti qualità farmacologiche, tra cui possiamo ricordare l’effetto potentemente analgesico (antidolorifico), rilassante, antiemetico. Difatti, la principale differenza con il THC è che il CBD può addirittura ridurre gli effetti collaterali del THC, perché non interferisce direttamente con i recettori CB1 e 2, ma si comporta comunque da analgesico. La sua azione si esplica come agonista dei recettori serotoninergici (comportandosi come la serotonina, detta, pur impropriamente, l’ormone della felicità) e come antagonista dei recettori GPR55. A livello spinale, riesce ad inibire proprio come il THC le afferenze dolorifiche che provengono dai recettori sensoriali, dando una sensazione analgesica top-down.
Usi del CBD e dove comprarlo
Innumerevoli farmaci sono in fase di testing per via delle innumerevoli proprietà del CBD. Tuttavia, molto comune è anche l’uso della cannabis light a scopo ricreativo, soprattutto nella forma di fumo: a tal proposito, è sempre bene ricorrere a delle fonti legali e sicure che rendendo conto di privacy, garanzia e legalità. In questo senso, raccomandiamo l’acquisto di marijuana legale presso il sito di https://www.tetralight.it/. Questo fornitore, 100% ufficiale, naturale e legale, garantisce una spedizione rapida nel giro di 24 ore dall’ordine, una privacy che garantisce anche l’anonimato alla ricezione e la possibilità di usufruire di numerosi sistemi di pagamento: a mezzo bonifico bancario, contanti alla consegna o tramite carta di credito. Per maggiori informazioni sull’acquisto di cannabis legale, affidati alla certezza: consulta il sito ufficiale al link di sopra.