Il marketing diretto viene indicato in gergo tecnico con diversi nomi: direct marketing, direct response marketing, marketing a risposta diretta. Tutte queste parole indicano sempre lo stesso concetto e si tratta di una strategia di marketing essenziale per ogni tipo di azienda.
Andiamo a vedere cosa è e come applicare il marketing diretto insieme a Sergio Pinto di Geofelix, web agency a Milano.
Indice
Direct Marketing: definizione
Le formule appena citate suggeriscono già in parte la definizione, sebbene rappresentino solo la punta dell’iceberg. Asseriamo che il direct marketing è la comunicazione senza intermediari tra un brand e il cliente finale, finalizzata alla vendita immediata, o, nel peggiore dei casi, all’acquisizione del lead.
Quindi si crea un rapporto di dialogo uno a uno sviluppato tramite diversi strumenti e canali: email e social network per esempio.
Uno dei vantaggi che saltano subito all’occhio di questo tipo particolare di strategia è la possibilità di misurare e tracciare oggettivamente i feedback derivanti dalle azioni messe in atto sia con la clientela già fidelizzata, che con quella potenziale.
Marketing a risposta diretta: tool e tecniche
Il marketing a risposta diretta, data la sua natura, prevede una serie di strumenti specifici per sviluppare e portare a termine il processo di vendita sia online, che offline. Noi andremo a concentrarci sulla parte che riguarda la prima dimensione, tuttavia la seconda non deve stupire perchè questa tipologia di marketing esiste da ben prima dell’invenzione del web e di gran parte delle tecnologie odierne.
Stiliamo quindi una panoramica dei tool e delle tecniche predilette dal marketing a risposta diretta:
- Campagne PPC: campagne pubblicitarie pay per clic come ad esempio Google Ads.
- Sponsorizzazioni: campagne pubblicitarie a pagamento sui Social Network.
- Campagne DEM: direct email marketing ovvero quella serie di email strutturate solitamente all’interno di un funnel.
Una osservazione importante da sottolineare è che i messaggi che veicoliamo all’interno di questi strumenti seguono delle tecniche diametralmente opposte al broadcasting, dove un messaggio viene inviato ad un insieme non profilato di utenti.
Nel marketing a risposta diretta c’è un target ben definito a cui inviamo un messaggio strutturato ad hoc.
Direct response marketing: a che serve?
In 3 parole: serve a vendere.
Ma prima di rispondere dettagliatamente alla domanda analizziamo l’altra tecnica di marketing, ovvero quella massiva. Basti pensare alla nostra esperienza personale e come ci rapportiamo alle migliaia di email spam non richieste, ai volantini di prodotti a cui non siamo interessati, agli spot televisivi che ci hanno stancato non solo per il volume spropositato.
Senza accorgercene, per un meccanismo innato di autodifesa, abbiamo sviluppato una corazza di indifferenza e di sfiducia verso tutto quello che sembra pubblicità che ci piove addosso a caso.
Il direct response marketing serve a bypassare questo circolo vizioso perchè, attraverso di esso, cerchiamo una specifica persona con un problema di cui noi in quel momento abbiamo la soluzione e siamo la risposta migliore. Per fare un paragone si può dire che quest’ultimo approccio è chirurgico nell’operare.
Oltre a quanto detto sussistono una serie di motivi per cui le aziende devono preferire il direct response marketing:
- Risparmio sugli investimenti pubblicitari: andando a prediligere contenuti mirati per una determinata nicchia di pubblico si vanno a concentrare gli sforzi anche a livello economico.
- Tracciabilità delle campagne: la pubblicità tramite i media tradizionali non è misurabile in alcuna maniera, quindi chi investe non ha contezza dei risultati. Chiaramente ciò porta ad un senso di frustrazione nell’imprenditore. Invece il direct response marketing mi permette di fornire dei dati oggettivi per valutare l’entità del ritorno sull’investimento.
- Conoscenza dell’utente finale: in base a cosa ha funzionato verso un cliente, al contrario di un altro, io posso dedicare al primo offerte in linea con la prima o promozioni particolari. Questo favorisce l’upselling.
Marketing diretto: conclusioni
Il marketing diretto rappresenta, senza ombra di dubbio, una scelta obbligata. Questo è un concetto fondamentale da comprendere per le aziende perché, viste le possibilità comunicative che esistono oggi per raggiungere chiunque e ovunque si trovi, è una tecnica vincente da ogni punto di vista.