Il mondo dei videogiochi si appresta a vivere una nuova era all’insegna della next-gen e sia Microsoft che Sony hanno presentato le loro console di gioco mostrando giochi, specifiche tecniche e un buon numero di dettagli sul loro nuovo prodotto.
Alcuni appassionati di videogames in questo periodo si concentrano sui seguiti dei loro titoli preferiti, altri sull’aspetto grafico e altri ancore sulle varie problematiche che la propria piattaforma di gioco può dare, dando spesso meno importanza ad un elemento fondamentale: il comparto audio.
Si tratta di un aspetto molto importante sia dal punto di vista della componentistica che da quello delle tecnologia applicate all’aspetto sonoro e con questo articolo faremo luce su tutto quello che dobbiamo sapere a riguardo applicato alla nuova Playstation 5, dando un’occhiata da vicino alle soluzioni ideate e sviluppate dagli ingegneri del suono.
La console di casa Sony integra un nuovo chip audio rispetto alla sua versione precedente che prende il nome di “Tempest Engine”. Sviluppato direttamente dall’azienda nipponica, si tratta di una tecnologia che sfrutta una potenza paragonabile per intero a quella della CPU Jaguar utilizzata in passato sulle PS4. Grazie al Tempest Engine, la Playstation 5 può far uso di due interessanti soluzioni tecnologiche: l’audio 3D e l’Ambisonics.
Questo aspetto non è da sottovalutare soprattutto quando si tratta di combinare insieme queste soluzioni audio tra di loro. Infatti la percezione sonora varia in base a molte variabili tra cui l’ambiente in cui viene riprodotto ma anche da ogni singoli individuo in relazione alla forma e alle dimensioni della propria testa, e non sempre le onde emesse riescono a garantire un risultato godibile dall’utente. Il Tempest Engine tenta di risolvere questa problematica attraverso un complesso processo di calcolo con l’obiettivo finale di creare una gamma sonora il più variegata possibile.
Andando più nello specifico sulle novità introdotte sul comparto sonoro di PS5 è interessante notare come sia stata data molta importanza all’audio 3D. Sony intende simulare in modo virtuale il nostro sistema uditivo in modo da poter localizzare la provenienza di ogni singolo suono da una moltitudine di direzioni differenti con molta precisione e immergere sempre di piu il videogiocatore all’interno dell’avventura che si appresta a vivere col controller in mano.
Per quanto riguarda la tecnologia Ambisonic invece si vuole fare in modo di dare il giusto “peso” alla riproduzione audio sugli speaker andando a creare una senzazione di presenza con la creazione di una sorta di autoparlanti virtuali. Questa soluzione assegna ad ogni suono un volume su una scala che comprende 36 livelli di intensità e si occupa di riprodurlo su tutti gli speaker, anche nel caso in cui l’effetto audio abbia una provenienza collocata di molto esternamente. In questo modo, se ad esempio venisse riprodotto un effetto sonoro proveniente alla sinistra del nostro campo visivo, sarà percepibile anche dallo speaker destro e non solo su quello sinistro.
Le specifiche tecniche di Playstation 5 sono altrettanto importanti. Come confermato dal Lead System Architect Mark Cerny, la nuova console di casa Sony è in grado di riprodurre una gamma audio che può spingersi fino ad un massimo di:
- 48000Hz
- 256 samples
- 187,5 “tick” al secondo
- 100 GigaFlops
Insomma siamo di fronte ad un sistema tecnologico che intende portare al limite l’esperienza videoludica sotto ogni aspetto e sicuramente quello sonoro non deluderà i grandi appassionati di videogames. L’integrazione e il supporto all’Audio 3D e ad Ambisonic rendono il nuovo chip una soluzione davvero interessante per tutti gli amanti del genere che troveranno pane per i loro denti con la nuova Playstation 5 e tutte le novità che porta con sé. Cari gamers, possiamo darvi il benvenuto nella nuova era dei video giochi next gen!