Quando si parla di seo copywriting ci si riferisce alla tecnica con la quale si scrivono testi ottimizzati per il web. Per farlo quindi, ovviamente, non basta solo scrivere in italiano corretto o creare contenuti di qualità (sempre imprescindibile). Se nessuno troverà quei contenuti, potranno anche essere ottimi, ma resteranno invisibili.
In questa guida vogliamo parlarti delle metriche per il posizionamento di un contenuto nel web.
Indice
Seo copywriting: cosa sono le metriche e a che servono
La prima cosa da chiarire è cosa siano le metriche di posizionamento e perché sono così utili.
Si tratta in sintesi di uno strumento che serve per misurare in termini quantitativi e qualitativi l’andamento del proprio sito in termini di visite e quindi di posizionamento.
Immagina di guidare la tua automobile. All’apparenza potresti credere di andare ad una certa velocità e di avere abbastanza carburante per arrivare a destinazione. All’improvviso però rimani fermo senza benzina, oppure arrivi a destinazione ma poi ti arriva una multa perché andavi troppo veloce.
Immagina le metriche del tuo sito come i parametri che ti servono per avere sotto controllo l’auto.
Hai investito in pubblicità? Sta funzionando? Google ti trova? In che posizione sei, che ranking hai?
Quindi, le metriche sono strumenti che servono a quantificare l’andamento di un contenuto in ottica SEO.
Vediamo nel dettaglio le più utili ed importanti:
- il ranking
- i link
- la ricerca organica
- il tasso di conversione.
Metriche: quali sono e come usarle
Cominciamo con il ranking. Ecco una delle prime metriche SEO importanti da conoscere.
Stiamo parlando nello specifico del posizionamento. Certo, preso come valore assoluto dice poco, ed infatti va incrociato con le metriche che ti indichiamo a seguire, ma di certo sapere in che posizione si trova il tuo sito è importante per cominciare. Anche perché avendo un valore di riferimento iniziale potrai sapere se le tue strategie funzionano (in quel caso vedrai il ranking salire via via).
A cosa servono i link?
I link servono eccome, in quanto entrano nella cosiddetta link building. Si tratta di costruire una rete di collegamenti con contenuti autorevoli che rimandino al tuo.
Sapere quali siti hanno inserito da qualche parte (nei banner o come link all’interno di contenuti) un’ancora al tuo sito ti dà la possibilità di aumentare il posizionamento.
Se ti accorgi che a rimandare a te sono siti poco attendibili, segnalalo a Google in modo che non ti penalizzi.
La ricerca organica
Questa metrica è importantissima. Sta a significare quante persone atterrano sul tuo sito.
Se sai quante persone arrivano ad uno dei tuoi contenuti, per quanto tempo lo consultano, quante pagine aprono sul tuo sito e che parole chiave cercano, potrai strutturare delle campagne utilizzando proprio quelle conoscenze.
Come saperlo? Con Search Console ad adempio, o con Google Analytics.
Finiamo con il tasso di conversione.
Ecco una delle metriche più amate, e cioè il tasso di conversione. Questa metrica ti dice quante persone arrivate sul tuo sito come semplici utenti sono diventati (sono stati appunto convertiti) clienti.
Anche in questo caso Google Analytics è molto utile.
Se ad esempio hai inserito sul tuo sito un form d’iscrizione
nel quale gli utenti lasciano la mail, potrai impostare Analytics con un url di destinazione sul quale i nuovi iscritti cliccheranno una volta inseriti i dati. Quel dato (quanti cliccano) ti servirà per sapere quanti utenti sono stati fidelizzati.